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Nella silloge di Fabio Fatale il dialetto romanesco si fa poesia. Con un linguaggio arguto l'autore commenta i tempi moderni in cui il materialismo spadroneggia e riserva alla società contemporanea una critica vestita di efficace ironia che costituisce un invito alla riflessione. I versi sorretti da un umorismo sferzante ne delineano lo stile senza rinunciare a un'esplorazione più profonda di tematiche, fatti ed emozioni che smuovono l'umana esistenza. Poesie satiriche o canzonate, alcune più coincise e altre dall'architettura più sviluppata divertono o incuriosiscono il lettore ma non solo: lo sospingono a guardarsi intorno e dentro. L'opera di Fabio Fatale lascia il segno perché indaga con attenzione la vita quotidiana e trae dagli eventi e dai comportamenti umani l'essenza più intima delle cose.