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"Ho studiato tutti i miei anni su libri che parlano di un popolo che non è il mio, tutte gesta, opere e costruzioni di persone illustri che non sono io. Il mio popolo è relegato in un angolo della mente buio, umido e appiccicoso che nessuno vuole vedere; pigiato in uno sgabuzzino, chiuso con grande imbarazzo e pudicamente coperto alla vista. Un archetipo schiacciato e deriso, quello della Donna Selvaggia, ormai sopito perché troppo tempo attaccato a un ceppo in cortile o chiuso in gabbia in un mercato. Volevo invece un libro che parlasse di me, nel bene e nel male, ma che avesse come unico centro di orgoglio, di successi, traguardi e vittorie solo mie. Io che sono te, e tu che sei me, insomma noi. Che scrivesse di sudici angoli di bruttura e di ingegno e passione e amore ma solo per noi. Un angolo di mondo, una grande stanza, costruita per far sì che ogni sogno e ogni gesto abbia una vera risonanza, che si espanda nel tempo arrivando al primo essere sulla terra e si allarghi giungendo sino a quando non ce ne sarà più neanche una di creatura a solcare questi mari. Spero che anche tu possa sentirti parte di questo giardino segreto, questo spazio protetto che è la nostra mente collettiva e che possa trovare sollievo e ristoro, come un balsamo lenitivo sulle nostre membra stanche e seviziate. Spero che anche dentro di te quello spirito si svegli e che mi aiuterai a rendere questo mondo, quello vero, quello dove noi non esistiamo ma solo per finta, anche il nostro mondo".