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La vita e la morte sono sempre la conseguenza delle scelte che si compiono. Ma per quanto si riesca a vivere in modo consapevole e a imboccare le strade giuste, niente può sottrarsi all'onda della morte, che tutto copre e annulla. Non c'è speranza: da questa vita non si esce vivi. Lo imparano a caro prezzo i personaggi di questi racconti: ognuno di loro racconta la sventura che gli è capitata, ma senza rimpianti né rabbia, anzi con un pizzico di ironia e un velo sottile di rassegnazione di fronte a ciò che è inevitabile. C'è il signor C., che si aggira tra le lapidi di un cimitero in una notte senza stelle e va incontro a una pace assoluta; c'è il giovane calciatore che ha collezionato emozioni e successi ma sa che sta per arrivare il momento in cui dovrà pagare per la sua fortuna; ci sono le vicende di Leone e dei suoi compagni suonatori, convinti di poter avere tutto ma costretti, negli anni, a fare i conti con il peso di un peccato mortale commesso in passato. La loro vita viene messa in gioco in modi a volte banali, a volte straordinari, e nella consapevolezza, nell'ostinata volontà, risiede in fondo la loro vittoria: rassegnati sì, ma mai sconfitti.