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«L'opera prima di Cristina Sciammacca rappresenta un vero e proprio testamento umano e spirituale, in quanto specchio di un'anima immersa in una ricerca terrestre e metafisica tutta in divenire. Con onestà intellettuale e limpidità emozionale, la poetessa scava nella misteriosa complessità della psiche, portando a compimento un tentativo di decrittare i conflitti interiori che attraversano un cuore tumultuoso. Ma Polvere di poesia è molto più di questo: è anche una riflessione sull'incedere inesorabile del tempo, sulla bufera interiore innescata delle passioni, sulla caducità della realtà umana innanzi all'imperscrutabilità del divino, e soprattutto un'ode ai valori più saldi della tradizione - la famiglia, gli amici, la religione. [...]» (dalla premessa di Giuseppe Palladino)