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La rivoluzione culturale del 1968 aveva dato alle giovani generazioni l'illusoria idea di potersi liberare di tutti gli impedimenti con cui la tradizione familiare, l'educazione cattolica e la scuola avevano ingabbiato le loro esistenze. Farsi fabbri del proprio destino, come insegnò Machiavelli, cercare la libertà e la propria autorealizzazione a tutti i costi: questo era diventato l'obiettivo di molti giovani, pronti persino alla dissidenza. I tempi sono cambiati e il desiderio di indipendenza coinvolge anche la bella Nina, giovane proveniente da una famiglia agiata, studentessa di psicologia, madre di due figli piccoli, frutto di relazioni sbagliate, e moglie del chirurgo Daniele, che ha accolto lei e la sua prole con amore, costituendo quell'ancora di salvezza a lungo auspicata dai suoceri. Ma il corteggiamento assiduo e dolce di Brigitte, donna energica, attiva in politica ed estrosa direttrice di teatro, sconvolge la sua esistenza. Brigitte e il mondo del teatro l'attirano fatalmente, Nina è combattuta, ma presto imboccherà una delle strade di quel bivio decisivo. È giusto inseguire egoisticamente i propri sogni, anche a costo di sconvolgere chi ci ama?