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«Probabilmente tutti conoscete lo Scirocco: è un vento senza limiti, soffia in primavera come in autunno, spesso "a terzine", tre giorni in tre giorni, raramente per uno solo. Alla fine delle giornate di Scirocco, subentra solitamente una giornata di vento intenso da quadrante settentrionale, un cambiamento totale, quasi repentino e inatteso, perché lo Scirocco ti abitua ad uno strano caldo movimento. È forse il vento più suggestivo: portando spesso la sabbia dal deserto, è quello che colora tutto di un velo dorato, e se avete l'opportunità di vedere delle lenzuola stese mentre soffia, scoprirete come sia capace non solo di sollevarle in aria - come la Tramontana - ma di avvolgerle in un sensuale ballo che ricorda un tango. L'opera di Laura Trimarchi è un vento di Scirocco: ti avvolge, ti attraversa, ti trascina, ti solleva, ti riempie gli occhi di una sfumatura nuova, accompagna le tue orecchie con un suono diverso, quello di parole che assomigliano a pietre preziose, scelte con cura a creare un mosaico di bellezza poetica.»