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Poesia intima, quella di Nunzio Buono. Non "intimistica!" che equivarrebbe a una collocazione stilistica inappropriata. È prevalentemente ed essenzialmente poesia d'amore, d'amore per una donna, per la compagna della vita ma anche amore per i ricordi, le nostalgie, le emozioni, i rimpianti e la natura. La natura è sempre presente ed è lo sfondo di tante situazioni ma mai come natura inerte, sfondo inanimato di un quadro ma natura viva e letterariamente attiva per essere chiamata a testimone di sentimenti e di emozioni vere. In questo modo si realizza la prescrizione, prima eliotiana e poi montaliana, del "correlativo oggettivo", del concetto cioè che in poesia, l'intorno descritto deve essere il corrispondente poetico dei sentimenti dell'autore. Abbiamo detto essenzialmente "poesia d'amore" per la prevalenza palese e chiara, con la forza di una citazione, del tema amore in tutte le sue infinite sfumature. Poesia d'amore che diventa quasi un motivo poematico per la persistenza e la continuità dell'ispirazione, per l'insistenza del tema, per la frequenza delle parole più adeguate. Dalla prefazione di Rodolfo Vettorello.