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Domani? Un interrogativo che ci pone ogni giorno di fronte al caso e al destino. Camminiamo come funamboli su un filo che collega passato e futuro e a volte se guardiamo in basso le vertigini rischiano di farci cadere, è per questo che è meglio tenere la testa alta, lo sguardo verso il cielo e fare un passo dopo l'altro per la nostra via. "Se ognuno di noi fosse libero di andare in qualsiasi direzione" dice il protagonista tornando con la mente a quando era bambino "io vorrei andare dove il cielo bacia il mare". Pensava che gli uomini fossero solo fogli di carta con la parvenza di barche, ognuno diverso perché è ciò che porta scritto dentro a fare la differenza, parla di noi, riflette il nostro essere, dice chi siamo. Si sentiva immobile mentre tutto attorno a sé cambiava, aveva nostalgia del tempo dell'infanzia e dell'adolescenza, non sapeva che quello sarebbe stato il periodo più felice della sua vita. A volte si pensa infatti che la felicità vera debba ancora arrivare, e invece è tutta lì, con noi, come un mare blu che si rivela in tutta la sua placida bellezza di fronte ai nostri occhi. E quando ti accorgi di quella grande piccola fortuna, è già troppo tardi, perché le cose belle sono già volate via.