Tab Article
"La mia infanzia è stata accompagnata dal racconto di un fatto di cronaca nera che aveva colpito particolarmente mia nonna: in famiglia se ne parlava spesso e ogni volta la storia veniva arricchita di particolari. Sono sempre stata affascinata da questa incredibile storia. Quando se ne parlava ero lì, poco più che una bambina, attenta ad ascoltare ogni piccolo particolare. Tutte le volte, però, quando la storia volgeva sul più bello, venivo allontanata dalla stanza: certi discorsi non erano adatti ai minori. Avrei dovuto accontentarmi di quel poco che avevo sentito. Così me ne andavo, delusa e amareggiata, tentando spesso addirittura di origliare alla porta, quando nessuno sembrava più curarsi di me e della mia ipotetica presenza. Con il passare degli anni e dopo la morte di mia nonna, però, i ricordi diventavano sempre più labili e confusi e mi abituai, senza neanche accorgermene, alla dimenticanza". Dalla prefazione di Bruna Santini.