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A trentacinque anni, guardandosi indietro, Greta ha quasi la sensazione di aver vissuto la vita di un'altra. Dopo un'infanzia felice che le ha regalato l'illusione di un futuro promettente e ricco di soddisfazioni la separazione dei genitori, avvenuta dopo una lunga ed estenuante battaglia legale, coincide per lei, ancora adolescente, con l'inizio della fine. Quello che travolge Greta e i suoi fratelli è uno tsunami devastante fatto di liti, recriminazioni e problemi economici capaci di lasciare dietro di sé solo smarrimento e desolazione. Un padre eccessivamente perfezionista e una madre anaffettiva e convinta sostenitrice dell'autoeducazione la conducono inevitabilmente su una strada fatta di solitudine, depressione e disturbi alimentari. Le delusioni che la vita le riserva, sia in campo lavorativo che sentimentale, pesano su di lei come macigni che la trascinano giù rendendole ostico il cammino verso gli obiettivi che si era prefissata. Al contempo, tuttavia, Greta coltiva dentro di sé una consapevolezza fuori dal comune e una forza dirompente che la portano a rialzarsi dopo ogni caduta nella ferma convinzione di meritare anche per sé un po' di felicità.