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È nel nostro cuore che avviene la grande battaglia tra il bene e il male. Per cercare le grandi risposte ai mali che tormentano da generazioni la civiltà umana, dalle guerre alla mafia, dalle violenze al razzismo e alla corruzione, è necessario guardare nel cuore di ogni uomo per provare a capire perché è così avvelenato e cosa possiamo fare per salvarlo e salvarci. In questa storia conosceremo ragazzi che si ritrovano vittime loro stessi in un gioco di morte, schiavi di personaggi violenti e sanguinari, come i cugini Caparra, oppure ci legheremo a Peppino Impastato e Rita Atria, due esempi positivi da proporre ai giovani, o al giudice Andrea Risi. Il tema della mafia è il filo conduttore del romanzo che ci farà riflettere sull'importanza dell'educazione, per far capire ai propri figli il valore della vita, il rispetto della legalità e la forza della cultura. Ognuno nel proprio ruolo può fare la differenza, rispettando la verità, specie se il proprio lavoro consiste nel cercarla. "Occorre inventare un linguaggio nuovo" si legge nella prefazione di Alfia Milazzo "totalmente intriso di etica sociale. A partire dal Sud, a partire dalla Sicilia, una terra inesistente nelle carte di un futuro dal fresco profumo di libertà, eppure veleggiante e poderosa pur nella sua qualità di nave senza alberi".