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Che ci fa Hieronymus Bosch, il pittore olandese conosciuto in tutta Europa, a Venezia? E perché molti non sanno della sua presenza nella città lagunare? È il 1493 e un giovane di appena vent'anni, aiutante in una bottega d'arte, si ritrova coinvolto in una storia più grande di lui, viene incriminato e portato in tribunale. È venuto infatti a conoscenza di troppe questioni che dovevano rimanere segrete, tra cui la scoperta di un Nuovo Mondo e di un complotto politico che mira all'occupazione militare dell'Italia da parte di potenze straniere. Che c'entra in tutto ciò l'arte sublime del "pittore degli orrori"? E perché ovunque c'è lui accade qualcosa di strano e spaventoso? Tito Giliberto catapulta il lettore in un mondo complesso e pieno di intrighi, popolato da personaggi che sono entrati nella storia dell'arte e del nostro immaginario: Bosch, Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti, Andrea Mantegna, Giorgione, i Bellini. Inoltre il lettore è chiamato a una caccia al tesoro. Tra allusioni, anacronismi dichiarati e messaggi nascosti. Il romanzo, infatti, tratteggia una allegoria sulla nostra attualità. Quasi alla maniera di Bosch.