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Una giovane pittrice assillata dal concetto di profondità, che la condurrà a decisioni estreme. Un pensionato parigino ossessionato dagli scacchi, che porta la sua inesauribile ansia di vittoria sui tavolini del Jardin du Luxembourg, dove tutto sembra fermarsi in attesa della mossa di un umile pedone. E la visione del vecchio orafo Mussard, che ha scoperto nella Conchiglia il grande principio metafisico del tutto: la Conchiglia avvolge l'universo, e nelle sue volute lo sta stritolando lentamente. A sigillo di questi tre gioielli narrativi, Süskind pone una gustosa, divertita e intelligente meditazione sulla lettura, sul suo bizzarro rapporto con la memoria e sull'infinito piacere di ascoltare storie per poi dimenticarle e riascoltarle...