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Cesare Brandi ha viaggiato in ogni luogo d'Italia, forse più di chiunque altro, prima e dopo le autostrade. Dagli anni cinquanta agli anni ottanta ha annotato in occasioni diverse - per quotidiani, riviste, per la radio, per consulenze su restauri - le sue impressioni e considerazioni sull'arte e sull'ambiente del nostro Paese. Viaggi, paesaggi, gente famosa o comune, usi e costumi, visite in luoghi ancora intatti e superbamente restaurati o spazi evocati e scomparsi, violati da cementi infami. Ne è uscito un libro straordinario, che più di ogni altra opera di Brandi ci trasmette un ritratto vivo e mobile del suo autore. Ce n'è per ogni lettore: chi ritroverà in questa eccezionale raccolta il suo paese natale, la contrada, la città, la collina o l'isola dove ancora vive o da dove è stato esiliato. Chi scoprirà l'angolo dove ha rischiato di non fermarsi mai perché non sapeva o non immaginava fosse tanto bello.