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Siamo al tramonto del 1500 e la bella Vittoria Accorombona, nobile italiana indipendente e carismatica, si scontra con un mondo ostile e intimorito da una donna intelligente, in cui lo stato di diritto sembra essersi eclissato e nulla può essere dato per scontato. Intrepida e romantica, corteggiata con ardore da uomini potenti come il cardinale Farnese e Luigi Orsini, Vittoria rincorre l'autentica felicità e il vero amore, che pagherà a caro prezzo. Tra passioni travolgenti e intrighi sanguinari questo romanzo storico è al tempo stesso una decisa critica contro l'ipocrisia morale e un'apologia dell'autodeterminazione dell'individuo. Nella migliore tradizione di Walter Scott, "Vittoria Accorombona" è il testamento poetico di un grande scrittore, che vede la luce in edizione integrale, nella nuova traduzione di Francesco Maione a cura di Stefan Nienhaus.