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Quando John Krassner, giornalista dello stato di New York, precipita dal quindicesimo piano della Casa dello studente di Stoccolma, il suo caso è destinato a essere rapidamente archiviato come suicidio, e lui a essere dimenticato in fretta. Solo Lars Martin Johansson, ispettore capo dei Servizi di sicurezza, non è convinto: da tempo Krassner stava lavorando a un manoscritto, forse un romanzo, su una misteriosa "spia che andò a est", e Johansson è sicuro che le ragioni della sua morte siano da cercare proprio tra quelle carte. L'affare Krassner si rivela un caso dai risvolti politici sorprendenti, di diretta competenza dei Servizi di sicurezza, impegnati a verificare tutto ciò che potrebbe minacciare la stabilità del paese. Sono loro, gli uomini dei Servizi, burocrati, spie, scaltri doppiogiochisti, a tenere le fila delle indagini: la verità su Krassner, e le verità di Krassner, si perdono in un dedalo di piste che portano direttamente alla CIA e ai Servizi russi, e pongono al centro di tutta l'inchiesta la controversa figura del Primo ministro, dal passato diplomatico non propriamente cristallino. Intorno a Johansson, si muove un mondo di poliziotti e funzionari in perenne competizione, ambiziosi e spesso incompetenti, razzisti, misogini e corrotti, un mondo di politici sottili e di imbroglioni senza scrupoli: a questo sistema, ritratto con crudele realismo e grande ironia, in tutte le sue debolezze e la sua forza, è affidata un'indagine che potrebbe cambiare gli equilibri politici dell'Europa.