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Protagonista e musa del Novecento, testimone d'eccezione del suo fermento culturale come delle sue tragedie, antinazista e cattolica, con la sua lunga vita Luciana Frassati Gawronska rimane una figura emblematica. Figlia di Alfredo, fondatore della «Stampa» e ambasciatore a Berlino, sorella del beato Pier Giorgio, morto prematuramente in odore di santità, Luciana, donna affascinante e curiosa, sposa un diplomatico polacco di stanza all'Aja, diventa amica di Franz Werfel, Alma Mahler e Arturo Toscanini. Allo scoppio della seconda guerra mondiale è a Varsavia, dove, dopo varie udienze con Mussolini, si imbarcherà in una serie di viaggi avventurosi tra Italia e Polonia per mettere in salvo beni, opere d'arte e molte vite. Scampata all'arresto da parte della Gestapo, approderà a Roma, dove sarà riferimento fondamentale per la cultura del dopoguerra. In questo ritratto d'autore rivivono le vicende familiari e le avventure personali di una donna capace di scelte ardite e di grande indipendenza di pensiero, che incarna un secolo irripetibile con le sue luci e le sue ombre, le sue passioni e i suoi conflitti.