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In questo libro Giovanni La Torre cerca di analizzare, anche attraverso riferimenti storici, le cause profonde che hanno portato il nostro Paese sulla via del declino e dell'insignificanza internazionale. In particolare sono quattro i macro problemi individuati e analizzati: il debito pubblico, la scadente produttività, la corruzione e la qualità della classe dirigente. Da questi quattro grandi mali italiani derivano tutti gli altri tra cui la bassa crescita economica. Dal punto di vista storico, il momento di svolta viene individuato nel 1969, quando l'"autunno caldo" imponeva un cambio profondo della politica e invece gli equilibri internazionali, e il "bipartitismo imperfetto", hanno imposto il permanere alla guida del Paese sempre dello stesso partito: la Democrazia Cristiana. Da quel momento la politica non è più stata in grado di elaborare progetti per il futuro del Paese, e tanto meno di attuarli. L'attività di governo è andata avanti alla giornata, salvo poche e brevi parentesi. La fine della guerra fredda, che avrebbe potuto costituire un momento di svolta, ha determinato un cambio di classe politica ma non delle abitudini politiche, le quali anzi sono peggiorate. Lo stesso scoppio di Tangentopoli, che prometteva svolte importanti, alla fine non è riuscito a cambiare certe prassi deleterie per la politica e l'economia.