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L'8 agosto 2014 il Senato della Repubblica ha approvato, in prima lettura, il disegno di legge costituzionale dal titolo: Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione. Il 10 marzo 2015, dopo sette mesi anche la Camera dei deputati ha approvato in prima lettura il testo di riforma, con alcune modifiche rispetto al Senato. Il 13 ottobre 2015 il Senato ha nuovamente approvato, ma con nuove modifiche, il disegno di legge che è pertanto tornato alla Camera per concludere la deliberazione di prima lettura. L'11 gennaio 2016 la Camera dei deputati, con 367 voti a favore, 194 contrari e 5 astenuti ha approvato il disegno di legge di riforma della Costituzione per la quarta volta e sempre in prima lettura, ma questa volta senza modifiche. Il 20 gennaio 2016 il Senato ha approvato, senza modifiche, in seconda lettura, il nuovo testo costituzionale con 180 voti favorevoli, 112 contrari e un astenuto. Il 12 aprile 2016 la Camera dei deputati ha approvato, senza modifiche, in seconda lettura, il nuovo testo costituzionale con 361 voti favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti. Sono assenti 260 deputati. Le opposizione hanno abbandonato l'aula e non hanno partecipato al voto. In seconda lettura la maggioranza, sia al Senato sia alla Camera, non ha raggiunto i due terzi previsti dall'articolo 138.