Tab Article
Da decenni i pesticidi sono oggetto di un aspro conflitto. Le associazioni ambientaliste denunciano una connivenza fra regolatori e industria che porta all'autorizzazione di sostanze pericolose per la salute e l'ambiente, mentre gli agricoltori lamentano i divieti che li privano dei fitofarmaci essenziali per difendere le piante dai patogeni. La questione è complessa e controversa perché intreccia interessi economici, evidenze scientifiche, preferenze politiche, sensibilità ambientaliste e legittime preoccupazioni per la salute. Chi decide, e con quali criteri, se le sostanze sono sicure? Chi controlla i residui chimici sul cibo che mangiamo? Per rispondere a queste domande, il testo esamina la politica di regolazione dei pesticidi, con particolare riferimento all'Italia e all'Unione Europea. Illustrando empiricamente un argomento di tale salienza pubblica, al contempo affronta temi di grande significato teorico: l'analisi dei criteri e degli standard per la regolazione del rischio; le difficoltà di implementazione di politiche multilivello; la relazione fra scienza e politica nei processi di policy; l'influenza delle mobilitazioni pubbliche sul processo decisionale.