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Ormai da alcuni anni l'ergonomia cognitiva ha smesso di essere una materia di nicchia legata a specifici contesti ad alto contenuto tecnologico per diventare una disciplina applicata a numerosi ambiti anche molto diversi tra loro. In questo processo di espansione, da un lato non sono venute meno le tematiche d'indagine tipiche della prima ergonomia cognitiva, come lo studio delle interfacce, dell'affordance, della Human-Computer Interaction e dell'usabilità, dall'altro sono stati via via introdotti nuovi campi di ricerca, o per trasformazione dei precedenti o perché legati alle più recenti frontiere del design e della produzione industriale. Dai primi passi verso lo User Centered Design e l'osservazione dell'azione situata si è arrivati allo studio dell'esperienza utente, del Design Thinking e del Lean Startup. Attraverso l'analisi ergonomica di esempi di oggetti e servizi, come Zoom, una scheda elettorale o Netflix, il volume permette di migliorare le nostre esperienze d'uso quotidiane.