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Sin da quel classico della comparatistica che è Il romanzo di formazione, il gesto critico di Franco Moretti si è distinto per l'originalità, la vastità di orizzonti, la duttilità metodologica, la tensione teorica e lo stile di scrittura, chiaro e icastico. Il volume mira non solo a restituire, attraverso la voce di autorevoli studiosi, la ricchezza e la cifra sperimentale della produzione dell'autore di "Opere mondo" e del "Borghese", ma anche a rilanciare la discussione sui modelli concettuali e operativi della teoria letteraria a partire proprio dai suoi testi. A tale scopo, propone dapprima una storia intellettuale di Moretti dagli anni Settanta a oggi, e offre, poi, un'ampia e polifonica ricognizione delle questioni cruciali della sua critica: dal formalismo alla sociologia della letteratura, dalla storiografia al saggismo, dalla tensione tra close e distant reading alla Weltliteratur, dalla teoria dell'evoluzione alle Digital Humanities. Un affondo conclusivo è dedicato a uno degli oggetti di ricerca a lui più cari: il romanzo. Il libro si arricchisce, infine, di tre saggi inediti dello stesso Moretti.