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Le innovazioni digitali in ambito finanziario hanno realizzato nuovi mercati di beni e servizi, l'emersione di rapporti atipici da disciplinare, la necessità di più ampie attività di controllo da parte delle Autorità di vigilanza. L'intervento della tecnologia digitale applicata alla finanza si è sviluppato in macro-aree, le quali, tuttora, costituiscono i pilastri del fintech: i pagamenti, l'insurtech, la pianificazione finanziaria, il crowdinvesting, il trading, la blockchain e gli smart contracts, nonché l'analisi delle informazioni e la sicurezza delle operazioni, comprensiva della creazione della identità digitale, dell'autenticazione, della gestione delle frodi, della crittografia. Aree di intervento, queste, che si affiancano - talvolta rendendosi autonome, come nel caso dell'insurtech - rispetto allo stesso fintech; qui, il diritto è chiamato a individuare i limiti dell'innovazione nella finanza, a valutare gli interessi emergenti e i relativi ambiti di responsabilità. Nel volume è operata una frammentazione della materia in micro-aree, relative ad attività che si basano sull'analisi dei big data e sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale, come nel caso del regtech, del suptech e del crimetech. Oggetto di esame, inoltre, è il rapporto fra le fintech e gli incumbent, retto da ampio ricorso all'outsourcing, e i nuovi rapporti contrattuali, con approccio interdisciplinare.