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L'emergenza dovuta alla Pandemia e le regole di distanziamento sociale che ne sono conseguite ha reso il ricorso all'atto digitale particolarmente appetibile come tecnica redazionale degli atti notarili. Se ne commenta qui la attuale disciplina come delineata dalle Disposizioni della Legge Notarile e da quelle del Codice della Amministrazione Digitale nonché da quelle del Codice Civile che riguardano la forma degli atti con larghezza di analisi sia giuridica che tecnica guardando ai possibili profili di ricorso a tale modalità redazionale nella attività notarile sia in fase di adeguamento della volontà delle parti sia in quella di certificazione. Sono passate in rassegna al contempo le diverse tipologie degli atti, la loro esecuzione e circolazione, mettendo per altro in luce le ragioni anche giuridiche per cui i notai non possono ricorrere a questa tecnica con la larghezza che i presenti tempi di eccezionalità consiglierebbero. Oggetto di trattazione è l'ammissibilità nel nostro ordinamento di un'altra tipologia di atto che sarebbe di grande utilità per ovviare i problemi del distanziamento sociale: l'atto a distanza mediante ausili audio visivi con riferimento al quale si fornisce qualche utile strumento di riflessione anche in chiave comparatistica. Taluni studi sull'argomento dedicati alla forma telematica e al documento giuridico dell'autore tornati per via dei tempi di attualità fanno da sfondo a quest'opera che si prefigge di essere di agile ausilio pratico.