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È possibile che l'umanità esista grazie a un atto creativo intenzionale? Scienziato e conferenziere, Gregg Braden riesce a superare i confini che tradizionalmente separano storia, scienza e religione e ci presenta una sintesi delle sue ricerche che racchiude in sé il segreto dell'unità fra gli esseri umani e la chiave della nostra sopravvivenza. Gregg Braden ha scoperto nel DNA umano il principio unificatore che ci potrà consentire di risolvere le divergenze e i conflitti che hanno provocato così tanti massacri nell'ultimo secolo, evidenziando quanto sia profondo e duraturo il legame che ci unisce. L'autore ci espone la straordinaria scoperta della correlazione fra gli alfabeti biblici della lingua ebraica e araba e il nostro alfabeto genetico e rivela la presenza dentro di noi di un codice perduto, in grado di fornire elementi decisivi sul mistero delle nostre origini. Ciò che "Il codice della vita" mette in evidenza va oltre l'aspirazione filosofica e visionaria di chi anela a riconoscere che siamo tutti un'unica cosa, ma è la concreta, genetica prova scientifica che il nome di Dio è impresso all'interno del corpo fisico di ogni donna, uomo e bambino, passati e presenti. Riconoscere il DNA umano come un messaggio preveniente da un potere più alto comporta implicazioni vaste e controverse, per alcuni persino insostenibili: infatti ci offre la chiave per una pace duratura e ci invita ad assumere un ruolo molto più consapevole e attivo nel miracolo della nostra esistenza.