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Sei secoli di storia, dal Quattrocento a oggi, per ripercorrere il tema dell'educazione esclusiva, che, nel tempo e nei diversi contesti, ha escluso, formato al fine di escludere e insegnato a escludere. Da studi di caso, condotti per un lungo arco temporale, e da un dossier iconografico, parte integrante dell'opera, emergono alcuni itinerari pedagogici volti all'interiorizzazione di un ordine sociale fondato sulla disuguaglianza. Per secoli, in Occidente, prima che si delineasse il concetto di democrazia inclusiva, si è coltivato l'individuo "eccellente" (il signore, il principe, il re, le fanciulle di nobile famiglia...) per legittimare la sua diversità da tutti gli altri, radicandola nella distinzione. Anche nella nostra "società dei consumi" è urgente riflettere sulla lunga storia dell'educazione esclusiva, per superare le persistenti ambiguità dei dispositivi formativi e muovere sempre più consapevolmente verso l'inclusione.