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Carmine Perrino, 20 anni, fante mitragliere nel Regio Esercito, precipita come tanti nel vortice terribile dei "quarantacinque giorni" cruciali della storia italiana contemporanea, dal 25 luglio all'Armistizio dell'8 settembre 1943, in cui tutto crolla: il regime fascista, lo Stato, la monarchia, le forze armate e la vecchia idea di patria inculcata nel Ventennio. Mandato in servizio sull'isola d'Elba, considerata da Mussolini «la sentinella dell'impero» per le sue poderose fortificazioni, dopo l'8 settembre parteciperà al tentativo di resistenza all'occupazione tedesca, destinato a fallire dopo un bombardamento aereo terroristico germanico su Portoferraio il 16. Il 17 Carmine Perrino, insieme agli altri 8000 militari del presidio elbano, sarà fatto prigioniero e deportato, il giorno dopo, nei lager del Terzo Reich, come tutti i 750.000 internati militari italiani che dissero il primo «No!» all'offerta di passare dalla parte dei nazisti. Questa vicenda romanzata, basata sulla biografia reale del protagonista e su una copiosa documentazione storica degli eventi reali narrati, scava con crudezza nell'animo di una generazione tradita e su un periodo cruciale della nostra storia, attorno al primo atto corale di Resistenza al nazi-fascismo, misconosciuto ai più e a lungo trascurato dalla storiografia ufficiale. Il presente volume rientra nella più ampia cronaca famigliare "Le vie del tabacco", ed è il primo della tetralogia "Storia di un internato militare italiano".