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Nel mondo reale lo sfruttamento esiste: una distanza, incolmabile e ingiusta, separa i ricchi dai poveri. In questo libro, il Dalai Lama ci dice che non possiamo restare indifferenti. Arrabbiatevi, ci suggerisce. Stupendoci, perché nulla sembrerebbe più in contraddizione con la sua pratica dell'amore per il prossimo. Ma la rabbia è anche una parte imprescindibile del nostro essere umani e soffocarla potrebbe distruggerci dall'interno. Bisogna quindi riuscire a trasformarla in una sua variante, la «rabbia compassionevole», che è invece una forza benefica perché non è indirizzata verso l'affermazione del sé, ma verso la protezione degli altri. È una rabbia che nasce dall'indignazione. C'è molto che merita il nostro sdegno, oggi: l'ineguaglianza, il razzismo, l'ignoranza. Dobbiamo dunque imparare a tradurre l'ira per queste giuste ragioni in azione compassionevole, che porti amore, pace e salute al mondo intero.