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La Street art, apprezzata dal grande pubblico, inserita nei percorsi turistici, scenografia per film e spot pubblicitari, ha riportato il figurativo nell'arte contemporanea restando una condotta punita dal codice penale come vandalismo. Veloce e sfuggente com'è, la Street art solleva questioni giuridiche nuove. Il diritto d'autore degli Street artist - le loro sono opere dell'ingegno di carattere creativo e come tali protette- coesiste affianco alla condotta penalmente rilevante degli artisti, mentre sembra essersi consumata irrimediabilmente la frattura con il Writing, innestando una corsa all'accaparramento dei muri liberi, autorizzati o semplicemente presi, persi e rivendicati a colpi di tag, stencil, murales, poster art e sticker. È la "legge" del crossing, una legge di strada che regola i rapporti tra Street artist e tra Street artist e Writer. Artista o meno, lo Street artist è un lavoratore autonomo, che genera valore e la sua opera, pur non richiesta, può dargli titolo a richiedere una remunerazione, a vario titolo considerata e non necessariamente entro i limiti snaturanti del muralismo.