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Il testo raccoglie contributi di giuristi, scienziati, analisti finanziari e bioeconomisti, filosofi, vertici religiosi, politologi, rappresentanti del mondo dello spettacolo, architetti, che hanno fornito una testimonianza dei problemi e delle prospettive affrontate con, e aperte dal COVID-19. La pandemia si è sviluppata in Italia, in Europa e nel cosiddetto "Primo mondo", in un contesto per lo più organizzato a livello digitale e, teoricamente, medicalmente supportato. Nonostante ciò ha pressoché paralizzato interi circuiti economici, ha evidenziato carenze sia di livello sanitario che infrastrutturale, ha ricordato, soprattutto, i limiti delle scoperte biotecnologiche, ha portato in emersione fragilità personali e di sistema, accentuandole. L'approccio adottato, pur nella presenza di contributi da parte di esperti di settore, è stato di voluta, immediata comprensione al fine di poter consentire la percezione diretta di quelli che sono stati i principali profili di criticità che si sono dovuti affrontare e con i quali ci si è dovuto confrontare. Il testo offre un'istantanea sulle criticità scientifiche, giuridiche e giudiziarie, economiche, religiose, sociali e ricorda che questi eventi mantengono, anche in questo millennio, margini tanto di prevedibilità quanto di criticità importanti.