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Nel libro Le tradizioni religiose amerindie, l'antropologo Mario Polia ci introduce a cinque temi riguardanti la filosofia religiosa delle culture tolteco-azteca, maya e inca. I miti cosmogonici il cui significato permette d'intendere la cosmografia, le relazioni fra uomini, dei e natura, il significato e la portata della pratica del sacrificio umano. I miti dei "Soli", o cicli cosmici, che narrano i tentativi fatti dagli dei, o dal demiurgo, per plasmare un tipo umano in grado di cooperare al mantenimento dell'ordine cosmico tramite l'adorazione e il sacrificio. La pluralità degli enti animici, la loro coesistenza nella persona e le funzioni di ciascuno di essi nell'ambito delle varie culture prese in esame. Il sacrificio umano il cui significato va ricercato nell'ambito d'un sistema culturale fondato sul concetto di reciprocità: il sacrificio della vita umana "nutre" gli dei affinché essi, a loro volta, concedano agli uomini vita e nutrimento. Il significato della morte e il ruolo dei defunti. Questo testo permetterà ai lettori di capire meglio le tradizioni religiose amerindie, grazie anche a un linguaggio che, pur con la dovuta compiutezza scientifica, è semplice e scorrevole. A titolo di esempio si citano i due simboli dell'aquila e del giaguaro: essi sono simboli aztechi legati alla concezione dualistica delle tradizioni amerindie. In queste culture, infatti, ogni esistenza è il prodotto dell'azione di due energie complementari di cui una è di segno uranio, diurno, l'aquila, l'altra di segno ctonio, notturno, il giaguaro, animale simbolo del potere di veggenza dello sciamano.