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La tradizione spirituale sciamanica ha attraversato i millenni ed è ancora viva poiché, come scrive l'Autore, è nata dalla coscienza collettiva degli uomini. Nessuno ha un diritto esclusivo sulla spiritualità: rituali e cerimonie si sono evolute ed adattate nel tempo e nello spazio in funzione degli uomini senza sottostare ad alcuna gerarchia. Lo sciamano all'interno della comunità si colloca infatti allo stesso livello degli altri membri, non occupa un rango superiore o una posizione privilegiata. E' portatore di una tradizione sacra trasmessa oralmente di cui ogni membro della comunità può essere portatore. Gli sciamani infatti non si autoproclamano: la comunità e gli spiriti scelgono lo sciamano in funzione delle sue attitudini. Le attività spirituali consistono soprattutto nella guarigione, nella divinazione, nel rispetto costante dell'Armonia sacra dell'Universo. Gli spiriti della Natura e degli antenati forniscono potere al veggente che li chiama: conoscenze, aiuto, capacità, secondo l'intenzione con cui lo sciamano li evoca. Entrare in relazione con il mondo degli spiriti è quindi il fondamento dello sciamanismo. I druidi vivevano in armonia con tutti gli esseri viventi, lo stesso deve fare oggi chi si avvicina alla pratica sciamanica. Preghiere e cerimonie dei rituali sciamanici ci permettono di aiutare gli altri ma anche di lavorare su noi stessi, di esplorare il nostro inconscio e contribuire a ristabilire armonia ed equilibrio. Così, possiamo evolvere, avanzare sul nostro cammino spirituale. Questo libro che racchiude le pratiche sciamaniche celtiche è dunque un aiuto quotidiano al nostro cammino di vita.