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Gli affascinanti testi incisi su piccole lamine d'oro, poi deposte nei sepolcri, forniscono una straordinaria fonte d'informazioni su ciò che greci e romani pensavano dell'aldilà, e sul modo in cui credevano di poter influire su di esso. Questi testi, risalenti a un periodo che va dal V secolo a.C. al II secolo d.C, hanno suscitato un dibattito che prosegue da quasi un secolo e mezzo. Le lamine appartenevano a coloro che erano stati iniziati ai misteri di Dioniso; le parole incise su di esse erano tratte da poemi attribuiti allo straordinario cantore e sapiente Orfeo. In questo libro i professori Graf e Johnston presentano nuove scoperte e illustrano le interpretazioni più recenti. Dopo aver fornito il testo greco e una traduzione di tutte le lamine note, gli autori ne analizzano il ruolo nel contesto dei misteri di Dioniso, e presentano una descrizione dei miti riguardanti le origini dell'umanità e dei testi sacri che i greci ascrissero a Orfeo. Oltre a un'appendice con la traduzione di antichi testi correlati, gli autori offrono altre appendici su analoghe lamine d'oro provenienti dalla Palestina romana, su quelle di Fere e sul loro contesto mitico, e un'analisi aggiornata sulla discussa categoria dell'Orfismo".