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"Sono passati quasi trent'anni dal mio primo viaggio lungo la Via della Seta. Dal 1966, anno in cui visitai la Turchia come membro di un gruppo di studio sull'arte orientale medievale, inviato dall'Università Nazionale di Belle Arti e Musica di Tokyo, mi sono recato all'estero quasi tutti gli anni. Dalla seconda volta in poi, lo scopo dei miei viaggi si è sempre più chiaramente concentrato sulla produzione di schizzi e sulla raccolta di materiale per i miei dipinti. E tutte le volte che mi capitava di avere sufficiente tempo disponibile finivo sempre per trovarmi da qualche parte su questa lunga Via che collega l'Oriente e l'Occidente. Le località visitate erano talvolta politicamente instabili, o erano luoghi aspri e desolati dove il passaggio di una macchina rappresentava una rarità. Regolarmente, la mia salute risentiva della rigidezza del clima di questi luoghi e della difficoltà di adeguarsi allo stile di vita locale. Più di una volta mi capitò di trovarmi a un pelo dalla morte a causa di quegli incidenti e di quel genere di incomprensioni che spesso si verificano quando si viaggia in luoghi con i quali non si ha dimestichezza. Ma continuando comunque a viaggiare, anche in questo genere di condizioni, ho scoperto di aver percorso, a tutt'oggi, un totale di circa 300.000 chilometri." (dalla prefazione)