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Per lungo tempo dire "spiritualità cristiana" equivaleva a dire "spiritualità dell'anima", accettando più o meno inconsciamente che il corpo avesse solo un ruolo marginale. Oggi ci troviamo di fronte ad opposte opinioni: «o troppo disprezzano il corpo umano o troppo lo esaltano» (GS 41). Che pensare di questa situazione apparentemente contraddittoria? È possibile parlare di una disciplina del corpo? In quali termini? Il cristiano può forse prescindere dal significato della corporeità per la crescita nella propria fede? L'autore - in questo compendio unico nel suo genere, fedele agli insegnamenti del Vaticano II - elabora una riflessione sistematica sulla corporeità, dal punto di vista storico e teologico, intesa come dono dell'azione creatrice di Dio e presupposto di ogni autentica esperienza evangelica. Una riscoperta che, nel presente volume, viene declinata a livello di vissuto e di scelte concrete, quelle che riguardano il nostro essere, la relazione con noi stessi e con gli altri.