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Siamo nel 1517 e la giovane Lucia Baldeschi è nipote di un malvagio cardinale, tessitore di oscure trame finalizzate ad accentrare sia il potere temporale che quello ecclesiastico nelle proprie mani. Un alto prelato che non si farà alcuno scrupolo ad allearsi con il nemico, tradire la propria città, pur di raggiungere i suoi scopi. Non si farà neppure scrupolo di far ricadere la colpa di un vile assalto alla città, rimasto noto come "sacco di Jesi", su delle persone innocenti, persino facendole condannare a morte. Lucia, ragazza dotata di spiccata intelligenza, diventa amica di un tipografo, Bernardino, insieme al quale condividerà la passione per la rinascita delle arti, delle scienze e della cultura, che stanno caratterizzando il periodo in tutta Italia. Si troverà stretta tra il dovere di obbedire a suo zio, che l'ha fatta crescere ed educare a palazzo in assenza dei genitori, e l'amore appassionato per Andrea Franciolini, figlio del Capitano del Popolo e vittima designata della tirannia del Cardinale. La vicenda ci viene narrata anche attraverso gli occhi di Lucia Balleani, una giovane studiosa discendente del nobile casato. Nel 2017, esattamente 500 anni dopo i fatti, quest'ultima scopre antichi documenti nel palazzo di famiglia, e ricostruisce tutta la complessa storia di cui si erano perse le tracce. Un elemento architettonico, in particolare, guiderà la nostra studiosa a scoprire tutto l'arcano. Nella Piazza dove alla fine del XII secolo nacque l'imperatore Federico II di Svevia si ergono due campanili. In certi giorni e in certe ore dell'anno, uno dei campanili proietta esattamente la sua ombra su una delle pareti dell'altro: puro caso o voluto allineamento architettonico che abbia precisi riferimenti da dover scoprire?