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«Lettere che rappresentano un dialogo di straordinaria forza, che scuote e apre la mente. Molte le persone coinvolte, i destinatari di ieri, i figli di Gramsci, la cognata, la moglie, la fortunata destinataria di oggi, il nuovo protagonista, Alfonso, che rilegge ed esprime - con empatia - riflessioni e dubbi. Sono lettere d'amore. È un racconto di un viaggio, un percorso nella mente di Gramsci che si fa pensiero nuovo, un itinerario in un rosso colore. È un racconto di un legame d'amore. Una vera e propria storia di formazione, in cui mente e animo, materia e sentimenti scorrono paralleli, come scorrono parallele vite così lontane. Tutto è pervaso da tenerezza nelle mani e nel cuore». (Redenta Formisano).