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Come in Carissimi miei - il primo volume di queste ricordanze - in Io dico seguitando la narrazione si basa su una vasta raccolta di lettere familiari, cosicché anche questo libro si presenta, nelle parole del Professor Lanza, "come un romanzo epistolare di tipo corale". Con l'autrice e i suoi familiari si attraversano anni difficili: quelli della denazificazione in Germania, nelle lettere del nonno giornalista da Berlino; quelli della laboriosa rinascita delle attività culturali nella Roma postbellica, nelle testimonianze della nonna musicologa; quelli universitari per l'autrice, costretta a iscriversi all'odiata Chimica a Pisa; poi fortunatamente a Firenze, la mitica città d'arte dove incontrerà l'amore della sua vita. Che solo dopo seguirà in Canada. Gli anni difficili dei fratelli minori, a confronto con l'autorità paterna. E i primi gioiosi anni di vita dell'ultimo fratellino. E la spiaggia e il carnevale viareggini. I veglioni, che anche la meravigliosa mamma, fulcro assoluto della famiglia, ama frequentare.