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La fine di un amore può comportare l'assoluta deviazione dell'esistenza. Forse incognite e dolori si potrebbero evitare se si avesse la forza di percorrere la strada intrapresa. O forse, no. Albarosa, dopo dieci anni di matrimonio, con dolore profondo e lacerante, si accorge che il grande amore per il marito è finito. La donna non accetta di rimanere accanto all'uomo che, invece, l'ama disperatamente e la implora di continuare il cammino insieme a lui anche per il bene dei due bambini. Lei, però, è irremovibile. Le vite si dividono. La rabbia e il rancore di lui si trasformeranno negli anni in affetto fraterno e perenne mentre un'altra donna gli darà l'amore che Albarosa a un certo punto gli aveva negato. La vita riserverà, invece, ad Albarosa, dopo anni di illusione, ancora dolore, un'esperienza drammatica e tanta solitudine. Gli anni passano, la voglia di amare sarà seppellita insieme alla gioventù, però, in uno dei giorni del suo ritorno a Livorno, dopo 25 anni, nella stessa città che aveva visto la felicità e poi la fine del grande amore, avverrà un incontro casuale che farà sorgere nella donna, all'improvviso, una voglia inaspettata ma forte, fortissima, di carezze un'altra volta.