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L'esperienza femminile del reale è differente da quella maschile e, in particolare, lo è l'esperienza del divino. Questa differenza è l'imprevisto con cui la Chiesa ha da fare i conti, ma per accedervi non può che rivolgersi a chi la vive: le donne. La "Ragione del Neutro" sembra non bastare più per conoscere la realtà, serve una potenza visionaria più profonda ma anche più elevata, proprio quella che comunemente attribuiamo allo sguardo divino. A metterla in atto è l'esperienza mistica, un'esperienza viva che Maria Celeste Crostarosa offre in maniera naturale come un lievito madre capace di fare dell'Amore la fonte di luce divina.