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L'opera si prefigge una lettura della Filosofia Prima di Aristotele, secondo i parametri e i risultati raggiunti dalla critica aristotelica del XX secolo. La ricerca, svolta in base a una dettagliata comparazione dei testi e delle loro problematiche, sia dal punto di vista storico che ermeneutico, si propone il recupero del contesto greco in cui è nata la "Metafisica" aristotelica. Dopo molti anni consacrati allo studio di Aristotele sui testi originali e su quelli della letteratura contemporanea, l'autrice, recuperando la metodologia, la problematicità e la critica razionale aristotelica, espone la complessa unità e la sistematicità aperta proprie dell'"ontologia delle differenze" dello Stagirita. Si percorrono, quindi, le sue topologie plurali e l'articolazione seriale dei suoi nessi dottrinali, rendendo disponibile al pubblico filosofico uno dei pochi commenti sistematici della "Metafisica" di Aristotele a livello internazionale. La prima parte di quest'opera è dedicata alla rinascita dell'aristotelismo contemporaneo e all'oblio della prote ousia, mentre la seconda presenta una presa di posizione sul dibattito e una interpretazione della teologia e dell'ontologia modale di Aristotele, offrendo, inoltre, al lettore una guida alla lettura dei 14 logoi della "Metafisica".