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Romanzo di attualità sospeso tra cronaca, saggistica e letteratura. Una non fiction dal realismo immaginario, racconto del racconto, genere di genere in cui la lingua confina tra prosa e poesia. "La lingua sperata" è una provocazione al dialogo, alle idee condivise, fatta attraverso un'azione di giustizia sociale. Il tentativo di realizzare un'autobiografia collettiva in una delle terre più isolate d'Italia, che con difficoltà declina il "noi" a lungo termine a partire dall'oggi. Letteratura di viaggio e di formazione, dove la natura ha un posto predominante: luoghi e incontri in cui si distinguono le identità, si riscoprono i temi della reciprocità, per provare a dare voce a un'intera generazione. Prefazione di Diego Fusaro, postfazione di Neil Novello.