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Abituati a una teologia dogmatica, si può trovare sorprendente la concezione cattolica di Romano Guardini, che guarda il mondo, lo vive e lo invita a guardare e vivere nella presenza di Cristo liberatore. Non, quindi, scenari ideali o concetti astratti, bensì presenza e comprensione del mondo immerso nel mistero di un male già riscattato e di un'umanità redenta. È il Guardini umano che qui è raccontato, il Guardini che viveva in uno spazio intimo profondo, che possiamo chiamare anima o libertà. Un Guardini che invita a seguirlo, sulla via già tracciata.