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Quando si lascia la città dove si è nati con la penna si tratteggiano spesso i ricordi: la scuola, le strade conosciute, le zone cambiate, le case ritrovate, i sorrisi gli odori, i gesti, i passi, i visi di sempre; sono infiniti frammenti di vita. Allora si apre una porta e non esiste più il tempo ma solo uno spazio immenso dove vivono per sempre gli affetti, le architetture, i cieli, le piazze, tutto quello che abbiamo amato negli altri e dentro di noi. Qui Roma mi viene sempre a trovare e per me nasce, anzi fiorisce, ogni volta.