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Se nel 1950 solo il 50,5 per cento della popolazione europea risiedeva in aree urbane, nel 2014 si è raggiunto il 72 per cento e la previsione per il 2030 è del 78 per cento. A livello mondiale, nel 2030 la popolazione delle aree urbane dovrebbe raddoppiare rispetto al 1950, dal 29 per cento al 59,9 per cento, fino ad arrivare all'80 per cento nel 2050. La crescita demografica nelle città pone già ora la politica locale, regionale, ma anche nazionale e sovrannazionale, di fronte a nuove responsabilità per poter soddisfare le esigenze economiche, sociali e culturali derivanti dal fenomeno. Nel luglio del 2014, la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sulla necessità di un'Agenda urbana comunitaria, sui suoi obiettivi e le sue possibili modalità di funzionamento. L'Agenda urbana UE dovrebbe aiutare le città a mettere in atto le direttive europee e a spingere l'Unione verso il raggiungimento dei suoi obiettivi politici. La Commissione ha proposto che l'Agenda si concentri su alcuni settori prioritari - città intelligenti, verdi e inclusive - garantisca l'effettivo utilizzo di strumenti normativi, rafforzi il coordinamento delle politiche dell'Unione che interessano le città e migliori la comprensione, l'analisi comparativa e il monitoraggio delle stesse.