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La ricerca approfondisce la conoscenza del sistema ideativo-costruttivo nel corso del cosiddetto ventennio fascista (dal 1922 al 1943), che dalla bonifica della terra arriva fino alla definizione e, in parte, alla costruzione delle città rurali. I processi di bonifica nacquero all'indomani del primo conflitto mondiale con l'intento di implementare il meccanismo della redistribuzione fondiaria e di dare vita alla costituzione della piccola proprietà contadina. Questa attività redentrice, nata con i consorzi di bonifica, il cui principale esecutore era l'ONC (Opera Nazionale Combattenti), porterà a compimento numerosi progetti soprattutto nell'Agro Pontino, in Puglia e in Sicilia. Ripercorrendo le fasi più importanti attraverso un percorso genealogico, si individuano i punti cardine del processo evolutivo che, dal villaggio per gli operai, porterà alla nascita dei borghi e si concluderà con i comuni rurali.