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«Ho scelto a vescovo di Bovino un profondo teologo e un gran santo». Con queste parole il 7 febbraio del 1729 papa Benedetto XIII concludeva la cerimonia di consacrazione a vescovo di mons. Antonio Lucci dell'ordine dei frati minori conventuali. L'opera, con grande rigore storico, mette in evidenza le innumerevoli doti umane e spirituali di quest'uomo che svolse una intensa azione pastorale in una diocesi flagellata da carestie, epidemie e terremoti. Il suo impegno verso la popolazione, così duramente provata, non si limitò a opere di carità, ma si espresse in una oculata e tenace attività riformatrice delle istituzioni: limitò i privilegi e le prerogative dei nobili e del clero, introdusse una più equa giustizia fiscale e dette grande impulso alla vita spirituale.