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Edito per la prima volta nel 1945, "Scienza o arte del costruire?" è il libro più famoso di Pier Luigi Nervi. All'interno sono riassunte, con parole e immagini, sperimentazioni costruttive e riflessioni teoriche fondamentali per la comprensione della sua opera: dal ferrocemento ai fondamenti etici della progettazione, dalle potenzialità del cemento armato all'influenza del progresso tecnico sull'estetica dell'architettura. Il titolo mette a sistema il tutto: dietro a questa domanda c'è infatti la convinzione di dover ricomporre la storica frattura tra l'approccio tecnico-scientifico e quello intuitivo-artistico al costruire, evidente nella divisione scolastica e professionale tra ingegneri e architetti. Esaurito dopo poco tempo, "Scienza o arte del costruire?" fu ripubblicato nel 1997 su iniziativa di Aldo Rossi, che nella sua introduzione (qui riproposta) lo definì "uno dei pochi libri che ho sempre consigliato ai miei studenti". Questa nuova edizione si arricchisce di due testi critici di Mario Alberto Chiorino e Gabriele Neri che contestualizzano il pensiero di Nervi rispetto alla cultura architettonica e ingegneristica del tempo.