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Perché i passi del Cammino di Santiago non si sono mai fermati, proseguono ora, ogni giorno, dentro di me... Un magnete potente mi suggeriva, guidava i pensieri, incessanti, fluenti.Uno a uno, andavo imbarazzato da tanta benedizione. Dovevo fermarmi, scrivere subito, prima che le emozioni, accavallandosi, facessero capriole coi pensieri. Camminavo e scrivevo. Raggiungevo i valichi e scrivevo. Incontravo pellegrini, mi specchiavo con loro, e scrivevo. Andavo, e scavavo, ogni giorno cercavo di scavare più profondo, e ne uscivano ossa, tesori, gemme, radici. Che raccoglievo nel taccuino.Ho cercato di tenerlo un po' in ordine. Eccolo. Perché non c'è fiore più bello di quello che si porta nel cuore, ma si lascia così com'è, sperando che altri possano annusarlo a ogni nuovo domani.