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Quella del viaggio, delle migrazioni e della strada è una delle inquadrature preferite per narrare la vita nella sua complessità e dinamicità. Il viaggio rappresenta un autentico momento di verità nel quale camminare è un esercizio che ha se stessi come obiettivo e tappa spostata sempre un po' più avanti, e nel quale il ritorno a casa, in realtà, è sempre tornare in un altrove. La biblista Elena Bosetti racconta le ragioni per le quali il cristiano percepisce se stesso come «straniero e pellegrino» in questo mondo, mentre Cesare Poppi - con lo sguardo dell'antropologo - traccia una storia dell'umano camminare, per evidenziare come i diversi modi di farlo abbiano segnato i passaggi chiave della costituzione del sé individuale e della modernità, fino alla sua crisi.